Guarda tutti gli articoli

Dear Dress – IL FASCINO DELLO STILE GIAPPONESE

Se dovessi racchiudere in una sola parola la mia infanzia, sarebbe “Manga”. Sarà anche per i miei tratti orientali, ma sin da piccola, ho sempre avuto un debole per il Sol Levante e non credo di essere l’unica.

Sono convinta che almeno la metà di voi ricorderanno gli interni del ristorante di Marrabbio in “Kiss me Licia” o la “Kame House” in Dragon Ball, per non parlare della scuola di “Mila e Shiro”… e a me è già venuta un po’ di nostalgia!

Negli anni ho cercato di approfondire quanto più possibile questa cultura e, grazie anche al mio background universitario, mi sono avvicinata ancora di più al Giappone: Tadao Ando, Kenzo Tange, il giovane Ishigami, l’iconico Hokusai e i contemporanei Aoshima e Murakami; che si tratti di architettura o di arte, quello che ho capito, è che il minimo comun denominatore è la semplicità!

Lo stile giapponese, infatti, è racchiuso nell’essenziale: forme pulite e sobrie, unite a colori pastello e materiali naturali, che infondono pace e armonia. Anche nella propria casa.

Ora, se vi state chiedendo il perché di queste riflessioni, cercherò di spiegarvelo con un esempio concreto. Qualche giorno fa, una coppia ha acquistato con noi, grazie al servizio “Casa 4U”, il suo nuovo appartamento e mi ha chiesto un concept che potesse portare un po’ di Giappone nella loro nuova dimora.

Premesso che, a livello architettonico, come ho già anticipato, i dettami principali si identificano in linee pulite, design minimal, utilizzo di materiali naturali e nel concetto di open space, i capitoli di questa trasformazione sono i seguenti:

Chapter One: + space – walls

Via la parete che separa la cucina dal soggiorno: zona living in open space!

Chapter two: floor

Per poter dare una percezione di grandezza e profondità, sempre rispettando i canoni dello stile giapponese, ho pensato al parquet in Teak prodotto da Garbelotto in tutto l’appartamento e a un grès Iris Ceramica effetto pietra nei bagni.

Chapter three: design

Per la living room, ho scelto di cavalcare l’onda delle cromie di Hokusai; per cui colorazioni tenui sulle pareti, cucina in scala di azzurri, divano in color salmone e inserti grigi, parete rivestita con carta da parati “Japanese Garden” prodotta da Officinarkitettura:

Per le camere da letto ho suggerito un arredo minimalista (letto Living Divani | Extra Wall – armadio Emmebi | Yoshida) e tinte neutre con texture 3D (Cebos o Kerakoll).

Ispirati con la nostra gallery e se hai trovato questo articolo interessante, condividici!